Il prossimo anno Ceglie ritornerà alle urne per eleggere nuovi sindaco e consiglio comunale. Elezioni probabilmente accorpate alle Regionali. Si muovono gli schieramenti, con il dualismo Caroli-Palmisano in Fratelli d’Italia e le alleanze da costruire nel centrosinistra. E venerdì 22 novembre Vitale organizza un “incontro aperto”
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di Luca Dipresa
Ma a Ceglie quando si voterà per il rinnovo del consiglio comunale? L’interrogativo torna di attualità questi giorni dopo che trapela che il Ministero dell’Interno starebbe valutando l’ipotesi di accorpare le elezioni Comunali, previste nel 2025, alle Regionali che riguarderanno Campania, Puglia e Veneto.
A differenza di quanto si ipotizzava le Amministrazioni comunali, che vanno in scadenza ad ottobre del prossimo anno, non dovrebbe ricevere alcuna proroga per arrivare al voto nella primavera del 2026. Ci sarebbe un documento dell’Avvocatura dello Stato in base al quale chiamato ad esprimere un parere giuridico avrebbe nel quale si affermerebbe che non si ravvedrebbero ostacoli ad una proroga di 6 mesi per le amministrazioni comunali che hanno votato nel 2020, in un periodo di pandemia. Ma c’è chi parla di un orientamento del Governo intenzionato a non concedere alcuna proroga perché non ci sono emergenze.
Ciò detto esiste la probabilità che a Ceglie si torni a votare per il nuovo consiglio comunale nella prossima primavera. Se così sarà bisogna dire che siamo già in campagna elettorale. E i partirti sono pronti? Un interrogativo più che naturale.
Gli occhi sono tutti puntati nel centrodestra. La frattura tra Luigi Caroli e Angelo Palmisano, entrambi nella sfera di Fratelli d’Italia, appare difficilmente sanabile e si potrebbe verificare a questo punto una doppia candidatura. Stando alle dichiarazioni mai ritrattate, sia Forza Italia che la Lega, per bocca dei rispettivi segretari comunali, Giovanni Gianfreda e Pasquale Santoro, hanno detto a chiare lettere che mai ci sarà un’alleanza con Angelo Palmisano e, quindi, con Fratelli d’Italia. Un’alleanza sarà possibile solo se a rappresentare FdI sarà Luigi Caroli. Questo che potrebbe significare? Che Palmisano sarebbe fuori dal partito meloniano, saldamente nelle mani del segretario provinciale Luigi Caroli? E se si con chi candidarsi visto che il sindaco è intenzionato ad essere della partita.
Per completezza d’informazione qualcuno avanza la possibilità che alla fine un intervento romano potrebbe “imporre” la candidatura a sindaco di Palmisano per tutto il centrodestra con Caroli impegnato nella riconferma alla Regione. Una possibilità, per la verità, che appare poco probabile perché maldigerita dalla locale Forza Italia e Lega. Insomma a Ceglie non ci sarà noia.
E dall’altra parte? Nel centrosinistra dovranno anche loro fare in fretta e presentare alla città un programma ed un candidato forte. Per intanto registriamo l’iniziativa della consigliere comunale di “Radici d’Impegno”, Isabella Vitale che ha indetto per venerdì 22 novembre, alle ore 18.30, un incontro aperto alla città presso l’Opificio Di Giuso in via Porta di Giuso, 61. “La situazione politica a Ceglie Messapica – sottolinea Vitale nella nota diffusa -, come in tante parti d’Italia è sicuramente degenerata, la città pur costantemente sulle pagine di cronaca con notizie sempre più o meno eclatanti, non cambia volto, non migliora, non rende la vita del cittadino e delle cittadine cegliesi migliore nel quotidiano, poiché le scelte non hanno nulla a che fare con la vita di tutti i giorni. Non c’è una economia fiorente, non ci sono aziende; la zona industriale quella era venti anni fa e quella è rimasta; gli edifici scolastici non ne parliamo; le strade manco a dirlo; la spazzatura fermi. Insomma una situazione stagnante”.
Una situazione che per Vitale “ha prodotto e produce rassegnazione, in un paese che non avrebbe nulla da invidiare ai paesi vicini. In un quadro così desolante l’unico strumento possibile per cambiare, è il coinvolgimento delle tante persone perbene sfiduciate e rassegnate che non vanno più a votare, ma soprattutto prima del voto è importante il confronto per costruire una alternativa. Missione non facile, ma possibile”.
Nei prossimi giorni inizieremo a parlarvi delle possibili candidature, delle voci che già affiorano e degli schieramenti.