Lusinghiero successo sta riscontrando la proposta teatrale dell’artista di Ceglie “La favola di Peter”. Immagini e linguaggio nuovi alla ricerca dell’amico che si nasconde in noi. Il lavoro ritenuto uno delle migliori opere per ragazzi
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di Damiano Leo
Il 2024, che ci siamo appena lasciati alle spalle, per Silvio Gioia, nato a Ceglie Messapica il 21 settembre 1981, è stato un anno particolarmente favorevole e pieno di successo di pubblico e di critica.
Il suo ultimo lavoro teatrale di ombre intitolato La favola di Peter, ha ottenuto lusinghieri apprezzamenti dal più importante critico teatrale del momento, il giornalista, autore, regista e animatore Mario Bianchi. Nato a Varese nel 1948, ma a lui piace dire di essere nato a Lecce, si è laureato in lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano nel 1975 con una tesi sul kitsch in letteratura. Nel 1977 ha fondato a Como il Teatro Città Murata, che ha lasciato nel 2012 per dare spazio ai giovani. Nel 2009 ha pubblicato il suo Atlante del teatro ragazzi italiano, con le edizioni Titivillus. Attualmente è consulente per il Teatro Sociale di Como, quindi uno che di rappresentazioni teatrali se ne intende. A lui si deve che l’ultima fatica di Silvio Gioia sia stata considerata una delle tre migliori opere teatrali per ragazzi in Italia.
La favola di Peter, portata in scena da Gioia, è una nuova produzione di “Principio Attivo Teatro con SilviOmbre”. Protagonista è Peter, che ha una relazione privilegiata con la sua ombra, di cui ricerca costantemente la presenza; ma la crisi e i momenti di passaggio esistono per tutti, e anche il nostro Peter, ad un certo punto, in preda alla confusione, deciderà di vendere la sua amata ombra al diavolo per avere in cambio ricchezze e agio, perdendo così la sua meravigliosa eredità.
Giuseppe Semeraro firma la regia di questa intensa creazione, realizzata con la maestria delle ombre, mosse in scena dal nostro artista Silvio e create con Anusc Castiglioni, sulle musiche originali di Alessandro Pipino.
L’apprezzato lavoro di Silvio si è rivelato una eccellenza che ha saputo portare il pubblico dell’infanzia a ragionare sull’importanza e le potenzialità espressive del proprio corpo, e sull’uso accorto e responsabile delle immagini e del linguaggio. Una rivelazione, Silvio Gioia, con le sue ombre e le sue rappresentazioni.
Un plauso all’artista cegliese che sicuramente ha la stoffa per creare sogni vincenti, come ha largamente dimostrato calcando tantissimi teatri italiani ed esibendosi anche in vari luoghi dove si potevano proiettare immagini e ombre: dalle sale di musei e biblioteche, tra cui spiccano spettacoli presso gli Uffizi di Firenze e Palazzo delle Esposizioni di Roma, alle grandi piazze, con spettacoli nei festival o con performance create ad hoc, tra cui l’evento inaugurale di Matera Capitale della Cultura 2019 e Cervino Cine Mountain Festival 2024.
Per Silvio Gioia intensa è stata anche l’attività di laboratori in collaborazione con Amministrazioni locali e Enti del terzo settore per persone di ogni età.