12 Marzo 2025

Una lirica lunga cinquant’anni

La presentazione di "Orme d'Echi" nel salone parrocchiale di San Rocco, con (da sinistra): Gaetano Scatigna Minghetti, Michele Laveneziana e Damiano Leo. Era il 23 dicembre 1975
La presentazione di "Orme d'Echi" nel salone parrocchiale di San Rocco, con (da sinistra): Gaetano Scatigna Minghetti, Michele Laveneziana e Damiano Leo. Era il 23 dicembre 1975

Damiano Leo celebra mezzo secolo di attività libraria: dal suo primo volume di poesie “Orme d’echi” nel 1975 ha dedicato opere al sentimento, all’uomo, ai personaggi e anche al territorio che lo ha visto crescere. Lunedì a Bari verrà presentata l’ultima fatica in vernacolo “U candǝ d’a pascǝ”, il Canto della pace

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Cinquant’anni di scrittura per Damiano Leo. Era il 1975 quando dava alle stampe la sua prima pubblicazione poetica intitolata Orme d’echi, edita dalle edizioni “Il Pungolo verde” di Campobasso. Da allora è stato un continuo scrivere e poetare, senza interruzione di sorta. Fino ai nostri giorni.

Per segnare l’inizio dei festeggiamenti dei cinquant’anni di scrittura del poeta di Ceglie Messapica, Daniele Giancane (Bari, 24 settembre 1948), già docente di letteratura presso l’Università di Bari, ideatore e responsabile del sodalizio letterario “La Vallisa”, e, inoltre, giornalista pubblicista, animatore culturale, direttore di riviste e di collane editoriali,  lunedì 10 febbraio, presso la libreria “Roma” del capoluogo pugliese, nell’ambito dei lunedì letterari, presenterà al pubblico l’ultima pubblicazione poetica di Damiano Leo, la silloge di poesie in vernacolo cegliese intitolata U candǝ d’a pascǝ (Il canto della pace), fresca di stampa per le Edizioni Ventrella di Fasano (BR).

Damiano Leo è nato nel 1955 a Ceglie Messapica (BR), città tra le più luminose ed antiche dell’area salentina, ha ottenuto numerosissimi  premi e riconoscimenti a concorsi nazionali ed internazionali.

Laureato in Scienze Religiose presso la Facoltà Teologica Pugliese “San Lorenzo da Brindisi” di Brindisi. Membro Honoris causa dell’Accademia Universale “Federico II di Svevia”.

Per le buone capacità descrittive e per l’immediatezza ed essenzialità dei suoi versi, Leo è presente in numerose e qualificate antologie.

Di lui, fra gli altri, si sono occupati: Enrico Marco Cipollini, Pasquale Francischetti, Guido Massarelli, Sergio d’Orazio, Gino Parente, Luigi Pumpo, Daniele Giancane, Ettore Catalano, Teresa Gentile, i concittadini Agata Scarafilo, Pietro Magno, autore di un apprezzato Saggio interpretativo sulla poesia del Novecento e Gaetano di Thiène Scatigna Minghetti, il quale, su Leo, ha anche pubblicato un’attenta e positiva analisi critica della prima produzione poetica.

Il suo primo libro di versi Orme d’Echi, accolto con successo di critica e di pubblico, risale al 1975. L’anno successivo Damiano Leo pubblica la novella Padre Tempo e i Sette Figli. Quindi, stimolato da un folto gruppo di estimatori, torna alla poesia dando alle stampe Canto per Ceglie (1978), silloge quasi interamente dedicata alla città che al poeta ha dato i natali; Incontri (1981), omaggio d’amore per Francesca, sua sposa; Sentimenti (1982), versi della maturità editi da un editore romano, e Le Strade del Cuore, silloge pubblicata nell’ottobre del 2004 presso Besa Editrice; del 1984 è la novella L’Amante di Nettuno premiata con la pubblicazione al XIII Concorso Letterario Internazionale “Città di Avellino”.

Ha curato, per conto della comunità parrocchiale di San Rocco, in Ceglie Messapica, i volumi Don Oronzo Elia nel ventennale della sua morte (2010) e Don Michele Pastore. Poeta della fede (1939 – 2005). Nel decennale della sua morte (2015). Nel 2023 pubblica, in collaborazione con il figlio Dario Monsignor Angelo Principalli. Cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale 1973 – 8 settembre – 2023.

U candǝ d’a pascǝ (Il canto della pace)

Damiano Leo, poeta dell’amore inteso nel suo significato più ampio, sa trarre sapienti ispirazioni dal sociale e dal religioso, occupando ormai un posto di rilievo fra la nutrita schiera di poeti meridionali.

Tra gli ultimi successi conseguiti si annoverano il “Saturo d’Argento”, attribuito al libro di poesie Tralci d’Antichi Eden, nel settembre del 1988; la segnalazione alla XI edizione del Premio Nazionale di Poesia “Vittorio Bodini” nel dicembre del 1999 ed il “Città di Crispiano”, sezione libro edito (2005).

Con sue poesie inedite ha partecipato alla realizzazione delle antologie: Dalla soglia di un sogno (2000), L’Anemone e la luna (2001), Il segreto della tenerezza (2002), La parola incantata (2003), curate da Daniele Giancane e La saggezza della letteratura (2005), a cura di Ettore Catalano, antologie sulla condizione della poesia in Puglia e Basilicata.

Con la silloge inedita Le Strade del Cuore, Leo è giunto terzo alla XIII edizione dell’Europremio Letterario “Città di Corato” – Oscar “Antonietta Di Bari Bruno” ( 2002).

Per Damiano Leo, a suggellare i cinquant’anni di attività letteraria, contribuiranno due opere di prossima pubblicazione. Insieme al poeta Antonio Curri, infatti, il poeta e scrittore Leo sta curando una antologia dedicata agli scrittori cegliesi con il titolo Ceglie Messapica terra di poeti e scrittori. Antologia e con Vito Elia, cegliese, ed artista a tutto tondo, emigrato al Nord fin dalla giovinezza, un volume commemorativo dedicato ad un sacerdote nato a Ceglie Messapica intitolato Don Cosimo Spina (1876 – 1953). L’alfiere dei ritiri di perseveranza a Ceglie Messapica.

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