Domenica la parrocchia di San Lorenzo a Ceglie ospiterà una conferenza sul “lavoro dignitoso”, un percorso della Diocesi su “La bellezza della comunità”. Ne parleranno i direttori delle Caritas di Oria e Nardò e il sindacalista Angelo Leo, coautore del libro-denuncia “Vite bruciate di terra”
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di Damiano Leo
Si parlerà di lavoro dignitoso, di sfruttamento e del fenomeno del caporalato domenica prossima, 16 febbraio 2025, con inizio alle ore 18,30, presso la chiesa di San Lorenzo da Brindisi di Ceglie Messapica, retta da don Leonardo Dadamo. L’ospite d’onore e che guiderà il dibattito è un coraggioso libro di quasi trent’anni fa, Vite bruciate di terre. Storie, testimonianze, proposte contro il caporalato e l’illegalità.
Si tratta di un testo scritto a più mani dal cegliese Angelo Leo, dal docente universitario Leandro Limoccia e dal magistrato Nicola Piacente, con prefazione dell’ex Procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna, che rappresenterà una sorta di filo conduttore nell’ambito del Percorso Unitario di formazione dell’Azione Cattolica della diocesi di Oria, che ha per tema generale “La bellezza della Comunità”. Unitamente all’Azione Cattolica sono promotori della conferenza l’Unione Giuristi Cattolici Italiani (U.G.C.I), sezione di Oria e l’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro.
Al tavolo della conferenza siederanno: Don Giuseppe Venneri, Direttore della Caritas della Diocesi di Nardò – Gallipoli; Don Alessandro Mayer, Direttore della Caritas della Diocesi di Oria. A moderare sarà chiamata l’avvocata Maria Bellanova, Vice Presidente U.G.C.I. sezione Diocesi oritana.
Porteranno i loro saluti: Chiara Anna Reccia, Presidente Azione cattolica della Diocesi organizzatrice, e Ilaria di Brindisi, Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del lavoro, sempre della Diocesi di Oria.
Il tema del caporalato torna al centro dell’attenzione pubblica, affidato, in particolare, al cegliese Angelo Leo, sindacalista, da tantissimi anni sensibile al problema, per il quale, insieme alla già ministra del Lavoro, la cegliese Teresa Bellanova, ha profuso le sue migliori energie.