L’Asl di Brindisi estende fino al 31 dicembre 2025 il rapporto di lavoro con il personale del Centro di riabilitazione di Ceglie in scadenza il 31 maggio. I vertici dell’azienda sanitaria: “Vogliamo garantire la continuità assistenziale”. Un ulteriore passo verso la stabilizzazione
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“Garantire la continuità assistenziale”. Con questa motivazione l’Asl di Brindisi ha prorogato il contratto a 164 dipendenti di area medica del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica. Il provvedimento riguarda tutti i lavoratori in servizio presso la struttura gestita fino al 30 novembre scorso dalla Fondazione San Raffaele, poi passata a gestione pubblica sotto amministrazione Asl. Ai lavoratori era stato affidato un contratto di lavoro a termine fino al 31 maggio 2025, ora prorogato fino al 31 dicembre 2025.
“Questa Azienda – spiega l’Asl nella delibera del 21 febbraio scorso – ha cercato di soddisfare il fabbisogno di personale del Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica utilizzando graduatorie concorsuali già esistenti, senza però riuscire a completare il processo a causa della mancata disponibilità di molti candidati ad accettare l’assegnazione presso il centro; con deliberazione DG nr. 407 del 14/02/2025 è stato indetto Avviso pubblico, per soli titoli, per la formazione di graduatorie utilizzabili per il conferimento di incarichi a tempo determinato e/o supplenza di Dirigente Medico delle discipline di Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina Fisica e Riabilitazione, Neurologia e Radiodiagnostica per le esigenze del Centro Regionale di Riabilitazione Presidio Ospedaliero Ceglie Messapica”.
Boccata d’ossigeno per i 164 dipendenti che sperano di avere una continuità lavorativa a tempo indeterminato e anche “passaggio” tecnico-legale che dovrebbe assicurare ai giudici amministrativi del Tar la regolarità del servizio e delle prestazioni mediche e cliniche, in quanto il braccio di ferro tra Asl e Fondazione San Raffaele sarebbe ancora in corso. Almeno sul profilo tecnico.
La disposizione di proroga sino al 31 dicembre 2025 riguarda il personale della Dirigenza Sanitaria Medica e non Medica e del Comparto Sanità a tempo determinato.
Tutto risolto per i lavori per il Centro riabilitativo di Ceglie? Non ancora. L’Asl, chiarisce nella delibera firmata dal direttore Maurizio Di Nuccio e dai direttori amministrativo, Loredana Carulli, e sanitario, Vincenzo Gigantelli, di riservarsi la facoltà di recedere unilateralmente ed anticipatamente in qualsiasi momento per:
– cause dovute a norme di contenimento di spesa per il tempo determinato, piano di rientro, riorganizzazione e/o ristrutturazione aziendale e disposizioni regionali applicative;
– norme imperative di legge che ostino con la proroga de qua ed obblighino l’Amministrazione ad interrompere il rapporto di lavoro;
– copertura dei posti a tempo indeterminato da procedura concorsuale e/o di mobilità.
Sono formule “difensive” e di protocollo, ma ancora non rassicurano chi oggi può ritenersi soddisfatto di un altro passo in avanti verso la stabilizzazione.