Alla chiusura delle presentazioni delle opere per la quarta edizione del “Città di Ceglie Messapica” si fa più ricco il carniere degli autori. Il tema di quest’anno è l’amore in tutte le sue sfumature. Previsto un riconoscimento anche per gli studi sull’intelligenza artificiale in medicina
©
di Damiano Leo
Saranno trenta le case editrici che parteciperanno all’edizione 2025 del Premio Letterario “Città di Ceglie Messapica”. Il termine per la presentazione delle opere partecipanti alla quarta edizione del Premio è scaduto lo scorso 31 gennaio e alla segreteria del Concorso è giunta la partecipazione, come dicevamo, di ben trenta case editrici, con alcuni dei più importanti autori del panorama editoriale d’Italia. Determinando, sicuramente, la continua crescita del Premio.
Ogni edizione del Premio cegliese, come sua prerogativa, ha nel suo bando di concorso un tema ogni volta diverso. Quello di questa quarta edizione è “l’Amore”, in tutte le sue sfumature, dalla dinamica dei sentimenti all’amicizia, dai legami familiari all’eros.
Le pubblicazioni ammesse al “Città di Ceglie Messapica, edizione 2025, sono quelle pubblicate nell’ultimo biennio, come voleva il regolamento e saranno prese in esame da una apposita giuria di esperti del mondo della letteratura e della cultura in genere.
Presidente della Commissione giudicatrice, anche per questa edizione, sarà la professoressa Maria Antonietta Epifani, direttrice artistica del Premio. Della giuria farà parte anche Carlo Greppi, vincitore della scorsa edizione, insieme a Graziano Gala, vincitore della prima edizione, completeranno la giuria Antonio Farì e Debora de Fazio.
Anche per questa edizione il Concorso si avvarrà di una giuria composta da alunni delle scuole. Questa volta toccherà ai ragazzi dell’Istituto “Ettore Majorana” di Brindisi, che saranno chiamati a dare il loro giudizio alle opere che giungeranno in finale.
Illustri case editrici hanno dato la loro adesione al Premio, mettendo in concorso anche più di una pubblicazione. Tra queste, molte di interesse nazionale, come Baldini – Catoldi, Garzanti, Longanesi, Einaudi e le pugliesi Besa e Manni.
A dare più lustro al “Città di Ceglie Messapica” contribuirà l’assegnazione del Premio “Ippocrate”, riservato agli operatori sanitari che si sono distinti per i loro studi sull’intelligenza artificiale in medicina.
Il vincitore del Concorso si aggiudicherà un premio di sei mila euro. Mentre i finalisti riceveranno un gettone di presenza. Nella prima decade di agosto del corrente anno, avrà luogo la cerimonia di premiazione, nel centro storico della città organizzatrice.