31 Marzo 2025

Degrado e disagi, il Giro ci salverà?

Il degrado di Ceglie, evidente lungo le strade e negli spazi verdi. In foto il recinto abbattuto del dog park
Il degrado di Ceglie, evidente lungo le strade e negli spazi verdi. In foto il recinto abbattuto del dog park

Erbacce, buche come crateri, asfalto sconnesso, manutenzione del verde e dei recinti inesistente, pulizia e igiene non considerate, indicazioni stradali al limite (?) del codice penale. E’ una città in abbandono: spera e s’illude del maquillage atteso in vista della partenza del Giro d’Italia

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di Luca Dipresa

Meno male che è in programma la partenza del Giro d’Italia cosi la città si rifarà il look. Sarà l’occasione per rifare il manto stradale, provvedere al taglio dell’erba che campeggia un po’ ovunque, rifare e ripristinare la segnaletica orizzontale e verticale e via discorrendo. Tutte questione che abbiamo più di una volta documentato sperando qualcosa o qualcuno si muovesse. Invece a tutto su pensa tranne che a rendersi conto come la città necessita di una maggiore attenzione. Ecco che il Giro d’Italia cade a …fagiolo.

Girando per la città, cosa che un po’ tutti facciamo, forse per una deformazione professionale che caratterizza un cronista, ci siamo accorti che in Via Amati dove c’è un dog park, dal mattino alla sera, è scomparsa la staccionata. Non è che è stata rubata, solo che si è deciso di toglierla visto che le mancate manutenzioni l’avevano danneggiata. Una annuale manutenzione l’avrebbe conservata più a lungo senza ricorrere, pensiamo, alla sua sostituzione. E tutto facendo ricorso alle casse comunali. La cosa che più ci fa specie e pensare come mai nessun amministratore, consigliere comunale, vigile si accorga e segnali le disfunzioni. Ad oggi no con l’erbaccia che si alza sempre più ed i cani nello spazio loro adibito che pare trovarsi in una palude. Noi le disfunzioni le segnaliamo con puntualità facendo il nostro dovere si cronisti.

La bandiera lacerata dinanzi al monumento ai Caduti

Un altro esempio? Più volte abbiamo segnalato lo stato della segnaletica in prossimità della rotatoria di Viale Aldo Moro. Procedendo da Via Putignano un automobilista, in assenza di un segnale che obblighi a svoltare a destra può, invece svoltare anche a sinistra – e ci sono stati episodi -; fortuna, che almeno una circostanza, dalla rotatoria in quel momento non provenisse nessuno evitando così l’impatto. Ma se impatto ci fosse stato di chi la responsabilità? Un punto di domanda che affidiamo a chi di competenza. Sempre in quel punto i segnali sono sbiaditi e coni pali traballanti. Nessuno si è accorto mai di nulla? O che abbia letto un nostro servizio? Pare proprio di no.

La cura della città è uno dei principi base che dovrebbe essere nell’animo di ogni amministratore. Nessuno si è accorto, un altro esempio, che il tricolore nell’area del monumento oltre che sbiadito inizia a lacerarsi? Sulle bandiere da sempre abbiamo fatto una battaglia animati solo da uno spirito di rispetto per i simboli istituzionali. Per non parlare del guano dei colombi nei pressi della Chiesa di San Gioacchino e lungo tutto Via Roma. Il look della città, ripetiamo, dev’essere al primo posto degli obiettivi di tutti, a partire da chi amministra. Grazie allora al Giro d’Italia che consentirà l’attuazione di quegli interventi che dovrebbero rientrare nella normalità e non nell’eccezionalità.

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