2 Aprile 2025

Sul Castello la bandiera dei mujahidin

Le bandiere italiana ed europea sul castello ducale di Ceglie: entrambe irriconoscibili
Le bandiere italiana ed europea sul castello ducale di Ceglie: entrambe irriconoscibili

Un drappo verde sventola sulla roccaforte di Ceglie Messapica: sgomento, interrogativi e paura per la conquista del paese di qualche gruppo mediorientale. Niente di tutto questo: è solo un caso di “normale” incuria nostrana che ha strappato il bianco e il rosso dal tricolore italiano. E oggi, 17 marzo, si celebra il 164° anniversario della Bandiera italiana e dell’Unità nazionale

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di Domenico Strada

Non vi nascondo che il pomeriggio di domenica scorsa ho vissuto momenti di viva preoccupazione quando, passando nei pressi del castello ducale, ho visto una bandiera verde sventolare a fianco di quella della Comunità Europea. Ho subito pensato che il nobile maniero fosse stato attaccato e conquistato da milizie islamiche e che queste si fossero addirittura alleate con l’Europa, senza che nessuno in paese fosse stato informato.

Dopo un giro convulso di telefonate ed una accurata ispezione del castello effettuata insieme ad increduli turisti, non essendo stata riscontrata la presenza dei temuti mujahidin, si è potuto tirare un sospiro di sollievo, rendendosi conto che si trattava della bandiera italiana strappata, di cui era rimasto attaccato all’asta solo il moncone verde.

Il monumento ai Caduti

C’è da auspicare che tra le ingenti somme che stanno per essere investite per il rafforzamento della difesa militare europea  al fine di rafforzare lo spirito combattivo e l’amor di Patria nostrani, sia previsto un capitolo di spesa sia per l’acquisto di bandiere nazionali che per l’ordinaria manutenzione dei sacrari e dei monumenti ai Caduti.

Infatti da noi a Ceglie, oltre alla bandiera lacerata, anche il monumento ai Caduti, già brutto di suo, necessita almeno del taglio dell’erba spontanea e rigogliosa tra cui spicca la pianta commestibile, nota a noi cegliesi, con il nome scientifico di “zangone” …ormai “cimato”. Nelle more, si spera che le operazioni di maquillage del paese, svolte in vista della tappa del Giro Ciclistico  d’Italia, ricomprendano pure questi due aspetti.

Ci si accontenta di poco.

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