Tutto il personale del Centro di riabilitazione San Raffaele “transiterà” nel pubblico, ma restano le incertezze sulla continuità lavorativa. Per ora solo contratti a termine
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Sono state avviate da ieri le procedure per l’internalizzazione del personale Centro di Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica che così ritorna pubblico. Trova dunque applicazione la legge regionale che ha istituito il Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica, il cosiddetto e impronunciabile CRRiPOCeM.
Ma cosa accade ora al personale e come sarà regolato il passaggio dal privato al pubblico? Luciano Quarta, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Brindisi, in un intervento inviato alle testate giornalistiche ha precisato che “tutti i dipendenti a qualsiasi titolo e contratto del Centro neurolesi e motulesi di Ceglie Messapica così come richiesto dalla Funzione Pubblica CGIL Brindisi potranno finalmente tornare alla gestione pubblica. L’Asl di Brindisi – sottolinea Quarta – ha pubblicato l’ Avviso di Ricognizione per il conferimento di incarichi a tempo determinato, riservato a coloro che, alla data del 03/06/2024, risultano in possesso di un contratto a qualunque titolo presso il Centro Neurolesi e Motulesi di Ceglie Messapica. Detti incarichi saranno conferiti nelle more della definizione della procedura prevista dalla su richiamata disposizione Regionale, previa verifica del possesso dei requisiti previsti.
Il contratto a tempo determinato stipulato pone in essere un rapporto di lavoro subordinato ed esclusivo, finalizzato all’avvio delle procedure assunzionali previste dall’art. 4 comma 2 della L.R. n. 21/2024” ricorda il sindacalista. Nello specifico comma si afferma che il personale “transita” dalla struttura convenzionata all’istituzione pubblica, tuttavia non si specifica con quali modalità di continuità contrattuale, tanto che per il personale verrà inizialmente assunto dalla Asl con contratti a termine.
E infatti Quarta sottolinea che “Ora ancor di più bisognerà vigilare sulla piena realizzazione del passaggio che dovrà avvenire tutelando tutto il personale e traguardando al più presto l’assunzione a tempo indeterminato , oltre alla piena gestione dell’ospedale, che con il Centro Risvegli in realizzazione sarà eccellenza per il territorio di Brindisi e per la Puglia tutta”, preoccupazione che cela imprevisti o interpretazioni che potrebbero sorgere.