3 Dicembre 2024

Tarda la nomina di un assessore

Il Municipio di Ceglie Messapica
Il Municipio di Ceglie Messapica. Si potrebbe votare già nella primavera 2025

Dopo le dimissioni di Laveneziana non si riesce a trovare una figura disponibile. In consiglio comunale le contraddizioni. Ed è polemica per le strade groviera

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di Luca Dipresa

La seduta del consiglio comunale di Ceglie Messapica tenuto nei giorni scorsi dà lo spunto per alcune riflessioni. La prima che ancora non c’è stata la nomina del nuovo assessore in sostituzione del dimissionario Antonello Laveneziana. Perché dopo quasi due mesi il sindaco Angelo Palmisano non procede alla sostituzione? Sarà come avvenuto per la nomina di Geppy Scatigna avvenuta dopo mesi e mesi? L’interrogativo sono in molti a porselo e c’è chi dice che la nomina non c’è perché chi è stato contattato ha detto “grazie, ma non sono disponibile”. Sarà vero? Certo è che la sostituzione non c’è ancora e non si capisce, ad esempio, perché non scegliere tra i consiglieri che compongono l’attuale maggioranza. Anche perché uno dei criteri adottati all’atto dell’insediamento fu quello che gli assessori andavano scelti tra gli eletti o tra chi si era candidato nelle liste che appoggiavano il sindaco Palmisano. Criterio ampiamente accantonato con la scelta prima di Emanuela Gervasi e poi con Geppy Scatigna. Entrambi non erano nemmeno candidati. Un dubbio allora viene: che gli attuali consiglieri comunali non siano all’altezza? Il dubbio è più che legittimo.

La seconda riflessione riguarda un dato che si ripete. E’ singolare ascoltare assessori che vengono interrogati nell’ora prevista in ogni seduta dai consiglieri comunali soprattutto di opposizione – sono quelli che le presentano – e sentirsi rispondere: “questa questione va rivolta al funzionario preposto” oppure “che della questione chiederò informazioni al responsabile d’area e le risponderò per iscritto”. Ma come? Assessore e capi area sono entità che ciascuno va per conto suo? E’ singolare che un assessore non sappia quello che accade nella sua area di competenza. Scherzosamente qualcuno suggerisce al sindaco che sarebbe forse più logico che tra i banchi riservati alla giunta si sedessero i capi area. Ma questa è la situazione che probabilmente resta tra le mura cittadine.

L’asfalto disconnesso: riparato solo parzialmente dopo alcuni lavori stradali in via Santa Aurelia

La terza riflessione che merita di essere menzionata riguarda la risposta data dall’assessore Emanuela Gervasi al consigliere Pasquale Santoro che metteva in evidenza come il ripristino dopo lavori nelle strade non avvengono a regola d’arte come previsto. E faceva l’esempio di Via Francavilla in prossimità del semaforo. L’assessore Gervasi candidamente e con tono quasi serafico rispondeva che questo non rispondeva al vero e che al contrario di quello che accade in altri comuni, a Ceglie il ripristino non riguarda solo lo scavo me che addirittura viene interessata l’intera careggiata. Ci siamo fatti un giro per la città, appunto Ceglie, e ci è sembrato che l’assessore abbia fatto un po’ di confusione. Tra tutte prendiamo ad esempio Via Sant’Aurelia o Circumvallazione sud-est.

Un’altra immagine dei rattoppi in via Santa Aurelia

Un’arteria lungo la quale a pochi mesi dalla bitumazione avvenuta lo scorso anno venne interessata da scavi per lavori di canalizzazione enel. Da allora resta cosi, oltraggiata, come dimostrano le foto. Ci sono altri esempi che dimostrano il contrario di quanto affermato dall’assessore. Vogliamo transitare in Via Putignano? Ma potremmo proseguire con l’elencazione. Forse in questo caso l’assessore avrebbe avuto modo di rispondere al consigliere Santoro che avrebbe chiesto lumi agli uffici competenti che avrebbero dovuto controllare il ripristino a regola d’arte così come previsto.

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