19 Settembre 2024
Giovani medici alla prova con la professione
Giovani medici alla prova con la professione

A Latina 350 giovani medici si sono sfidati in una simulazione di emergenza pediatrica. Fra loro una specializzanda cegliese, Marika Nacci, già pronta per affrontare le urgenze

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Dal 4 al 7 settembre 2024 la città di Latina ha ospitato la sesta edizione dei “Pediatric Simulation Games”, un evento di rilevanza internazionale che ha visto 350 giovani medici specializzandi, italiani e stranieri, confrontarsi in simulazioni di emergenze pediatriche. L’evento, che si è svolto presso l’Istituto Vittorio Veneto Salvemini, si è confermato come un appuntamento imperdibile per i futuri pediatri, offrendo loro l’opportunità di mettere alla prova le proprie competenze in situazioni critiche.

Marika Nacci

La competizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 38 team, di cui 30 provenienti da diverse università italiane e 8 da paesi europei come Spagna, Portogallo e Francia. Tra i team italiani figuravano quelli delle prestigiose università romane, tra cui l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Sapienza Università di Roma con le sedi del Policlinico Umberto I e Sant’Andrea, e l’Università Roma Tor Vergata. L’evento ha rappresentato una occasione unica per questi giovani medici di confrontarsi con colleghi di diverse nazionalità e di migliorare le proprie competenze in contesti altamente realistici.

Nel team dell’ospedale di Verona Borgo Trento era presente anche la giovane dottoressa  Marika Nacci originaria di Ceglie Messapica; la dottoressa Nacci è in fase di completamento dei suoi studi da pediatra e non si è lasciata sfuggire l’occasione di partecipare a questo evento di rilevanza internazionale. Il suo team ha anche ottenuto un ottimo risultato piazzandosi al terzo posto nella classifica generale.

Nel corso dei quattro giorni di gare, i partecipanti sono stati coinvolti in circa 150 simulazioni di emergenze pediatriche, che spaziavano dalla gestione di una reazione allergica all’arresto cardiorespiratorio, dal trauma cranico alla crisi epilettica, fino alle situazioni di shock e aritmie. Le simulazioni sono state rese ancora più realistiche grazie all’utilizzo di manichini di ultima generazione, dotati di sensori che registravano il successo o il fallimento delle manovre eseguite dai medici.

Durante le simulazioni i medici dovevano dimostrare di saper applicare le nozioni apprese sotto l’attento scrutinio di una giuria composta da esponenti delle principali società scientifiche internazionali. La giuria di quest’anno includeva nomi di rilievo come la Prof.ssa Monica Kleinman del Boston Children’s Hospital, il Prof. Allan De Caen dello Stollery Children’s Hospital di Edmonton, e il Prof. Vinay Nadkarni del Children’s Hospital of Philadelphia.

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