16 Settembre 2024
La sede del Tar di Lecce
La sede del Tar di Lecce

Il Tar blocca la seconda delibera dell’Asl che prevedeva da domani il passaggio al “pubblico” del Centro di rianimazione. Accolto il ricorso della Fondazione San Raffaele. Il consigliere Amati accusa il giudice: “Segnalerò il caso al Consiglio della Giustizia amministrativa”

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Nuova puntata sulla querelle che vede da una parte la Regione Puglia determinata a riassumere le competenze di una struttura sanitaria che le appartiene, dall’altra il privato saldo sulla continuità del rapporto, tanto da richedere gli straordinari al giudice amministrativo che in un sabato di fine agosto ha dovuto trattare la seconda disfida nel giro di un mese. La decisione: nulla la delibera dell’Asl di Brindisi con cui da domani, lunedì 26 agosto, si sarebbe internalizzato il servizio e la gestione del Neurolesi.

E infatti ieri pomeriggio è stata proprio la Fondazione San Raffaele a rendere noto che “il TAR di Lecce, a seguito del ricorso urgente oggi (ieri, ndr.) depositato avverso la delibera n. 1719 della ASL Brindisi, ha accolto l’istanza cautelare sospendendo l’efficacia della medesima. Nessun subentro della ASL ci sarà quindi il 26 agosto. La Fondazione come sempre rispetta le decisioni della magistratura e continuerà ad assistere e curare i pazienti con dedizione e professionalità come sempre fatto”.

La Fondazione assicura che “continueremo ad assistere e curare i pazienti con dedizione e professionalità” .

Ma il consigliere regionale Fabiano Amati, con Luigi Caroli sul fronte opposto, è l’unico a tenere alta l’attenzione tra i rappresentanti del consiglio regionale, e lo fa con bordate che se non hanno l’eccesso dell’animosità politica (e in questo caso anche sociale) meriterebbero attenzione, verifica, smentita o accoglienza da altri organi dello Stato, senza necessariamente richiamare la “notitia criminis” ormai desueta.

Dice Amati: “Un’assurdità logica oltre che giuridica, con profonde ripercussioni sulla salute dei pugliesi. Poco fa, il Presidente del TAR Lecce Antonio Pasca, ha sospeso sino al 4 settembre prossimo una sacrosanta delibera della ASL di Brindisi, con la quale si estrometteva la Fondazione San Raffaele dalla gestione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, poiché i medici in servizio non posseggono i requisiti professionali per curare le persone bisognose di riabilitazione intensiva”.

Lo scontro alza toni e livelli, coinvolgendo a questo punto la terzietà della magistratura amministrativa disegnata in un campo sempre più velenoso. “Non penso – afferma Amati – che il Presidente Pasca avrebbe fatto la stessa cosa se ad aver bisogno di cura fosse stato un suo parente. Lunedì segnalerò il caso al Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa.

Dopo aver appreso l’insufficienza di tutti i requisiti clinico-organizzativi, cosa avrebbero dovuto fare, secondo il Presidente del Tar, la Regione e la ASL? Fare un applauso? Attendere l’udienza del 4 settembre? E nel frattempo magari pregare il buon Dio per tenere i pazienti indenni dalla malattia o magari dalla morte?

La giustizia e la sua amministrazione sono materie difficili e perciò sempre soggette a critiche, non c’è dubbio, ma questa difficoltà non può superare la soglia dell’abnormità” sottolinea il consigliere regionale.

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