La Fondazione ricorre d’urgenza per bloccare il passaggio alla gestione pubblica del Centro di riabilitazione. Tutti dal giudice amministrativo lunedì alle 10. A Ceglie l’incontro organizzato da Amati e Piccoli sulla sorte della struttura sanitaria
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A 24 ore dalla delibera dell’Asl di Brindisi in cui si indica il Piano di attuazione del passaggio alla gestione pubbblica del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica, la Fondazione San Raffaele ha presentato un ricorso al Tar Lecce, chiedendo al presidente di sospendere con provvedimento d’urgenza l’atto di subentro della ASL, previsto per domani mattina.
Il presidente del Tar ha fissato per domani mattina, lunedì 22 luglio, alle ore 10,00 la convocazione delle parti, prima di decidere l’adozione del decreto provvisorio, che se accolto “comporterebbe uno slittamento dei tempi a tutto svantaggio dei pazienti del Centro di riabilitazione e della loro salute” ha affermato il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio. “Si soprassederebbe, in buona sostanza, sulle ragioni – ha sottolineato – che ci hanno portato sin qui, ossia assicurare cure degne di questo nome, ponendole sotto la responsabilità dei professionisti dell’ospedale Perrino di Brindisi, titolare della funzione sanitaria nonché proprietario della struttura, purtroppo gestito da ventiquattro anni, con andamento abbastanza opaco (eufemismo), nelle forme illegali, perché mai seguito il procedimento legale in materia di sperimentazioni gestionali”.
Già da stamani i vertici della Fondazione San Raffaele sono scesi da Roma in Puglia per preparare la linea tecnico-giuridica che intendono portare all’attenzione del giudice amministrativo. E’ stata una domenica di lavoro intenso anche per lo staff legale della Regione e del presidente Michele Emiliano. Il nodo sarebbe la prestazione in Day Hospital, che secondo valutazioni di parte non sarebbe garantito.
Ma cosa accadrà ora? Il Tar potrebbe accogliere il ricorso della Fondazione San Raffaele decidendo la cosiddetta “sospensiva”, e quindi congelamento del passaggio al pubblico della gestione, in attesa di entrare nel merito della questione, decisione da assumere in una seconda seduta e, solitamente, pronunciata dopo un mese e forse più. Ma c’è un carattere d’urgenza che potrebbe mettere in corsia d’emergenza l’intera vicenda. Altre ipotesi: l’accoglimento parziale del ricorso, dunque riferito al temuto disservizio indicato dai legale del San Raffaele, o un rigetto completo del dossier presentato dall’azienda romana che gestisce il Centro di riabilitazione.
“Faccio appello al Presidente del Tar nel valutare il rigetto del decreto presidenziale, poiché l’iniziativa si presenta chiaramente strumentale, per eludere l’esecuzione della legge, bloccare il passaggio alla gestione della Asl e continuare in forme gestorie non consentite dalla legge”, l’appello di Amati che domani, lunedì, sarà a Ceglie per un incontro organizzato con il consigliere comunale Pietro Piccoli proprio per discutere il futuro del San Raffaele. L’incontro aperto al pubblico si terrà alle ore 19 presso l’Oxford College Mita (complesso dei Padri Passionisti) in via San Paolo della Croce, 40.