18 Ottobre 2024

San Raffaele, il Tar congela il passaggio alla gestione pubblica

Il Centro di riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica
Il Centro di riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica

Accolto il ricorso contro la delibera di venerdì con cui l’Asl di Brindisi dava attuazione alla legge regionale e disponeva il piano di organizzazione. Tutto rinviato al 4 settembre

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La gestione del Centro d riabilitazione di Ceglie resterà in carico alla Fondazione San Raffaele. Il Tar ha accolto stamani l’istanza avanzata dalla società romana che da 24 gestisce la struttura sanitaria relativa all’annullamento, previa sospensione dell’efficacia,  della deliberazione n. 1552 del 19 luglio 2024 del Direttore Generale della Azienda Sanitaria Locale di Brindisi pubblicata venerdì scorso  avente ad oggetto: “Adozione Piano di Attuazione Legge Regionale n. 21 del 30 maggio 2024: Istituzione del Centro Regionale di Riabilitazione pubblica Ospedaliera di Ceglie Messapica. Revoca atti precedenti”, con cui si disponeva il subentro a far data dal 22 Luglio 2024 della parte pubblica nella gestione del Centro di Riabilitazione Ospedaliera di Ceglie Messapica.

Il Tar “sospende quindi provvisoriamente l’efficacia dei provvedimenti impugnati – e di ogni altro atto ad essi connessi – e fissa per la trattazione collegiale dell’istanza cautelare la Camera di Consiglio del 4 Settembre 2024”.

Il presidente della commissione regionale Bilancio e programmazione, Fabiano Amati, ha commentato con amarezza l’esito della controversia. “Il Tar di Lecce ha sospeso sino al 4 settembre l’esecuzione del provvedimento d’internalizzazione per un motivo a dir poco incredibile: la Asl di Brindisi non avrebbe posti alternativi disponibili per quel tipo di malati se la Fondazione San Raffaele non prestasse la propria collaborazione nelle more del l’internalizzazione. Ma com’è possibile?

La struttura è della Asl Brindisi, la funzione della riabilitazione appartiene al Perrino, ospedale pubblico, e in caso di mancata collaborazione non si saprebbe dove allocare i pazienti? È mai possibile che la struttura della Asl vada bene come luogo di cura se a gestirla è la Fondazione San Raffaele, mentre non va più bene se a gestirla è la stessa Asl proprietaria, con il proprio personale e avvalendosi del personale (in via di transito) della Fondazione San Raffaele?”.

Il consigliere regionale ha poi sottolineato che “aspetteremo il 4 settembre, ovviamente, con fiducia e con la stessa determinazione. Sono solo rammaricato che i poveri malati – ha accusato Amati – continueranno a vivere in condizioni non propriamente adeguate alla cura delle importanti patologie sofferte, con un setting assistenziale non propriamente all’altezza e spesso improntato al risparmio, con i lavoratori in condizioni di lavoro improponibili”.

“Quando la politica è assente o miope l’unica speranza è che ci sia un giudice…a Berlino! In questo caso il Tar di Lecce che oggi ha evitato che il Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica passasse in fretta e furia dalla Fondazione San Raffaele alla ASL di Brindisi” è il commento del consigliere regionale Luigi Caroli, presidente provinciale a Brindisi per Fratelli d’Italia.

Caroli saluta favorevolmente la sospensiva decisa dal giudice amministrativo, tuttavia parlando a nome del partito che rappresenta afferma pure: “Voglio ribadire che per quanto riguarda Fratelli d’Italia non siamo mai stati contrari all’internalizzazione, quello che abbiamo sempre contestato sono state le procedure con le quali dopo 24 anni, dei quali 15 in continua proroga senza gara, il Consiglio regionale ha votato perché il Centro passasse nelle mani del pubblico. In questi mesi abbiamo più volte cercato di far riflettere il proponente della legge e la maggioranza che era necessario un periodo di transizione durante il quale si sarebbe dovuto attuare il passaggio di consegne ed evitare quello che stava accadendo oggi, dove per l’assistenza sanitaria sono arrivati i medici della ASL, mentre il personale presente, 180 lavoratori, lavorano con un regolare contratto con il San Raffaele. Un pasticcio, quello della somministrazione del personale, senza precedenti, anche perché lo strumento è utilizzabile attraverso società specializzate e non private” ha affermato Caroli.

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