6 Settembre 2024
Il Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica
Il San Raffaele di Ceglie Messapica

Da lunedì 22 luglio i pazienti e il personale del Centro di riabilitazione “transiteranno” all’Asl di Brindisi. Definito il Piano di attuazione ma la partita non è chiusa. Ecco i  documenti ufficiali

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Da lunedì prossimo, 22 luglio, la gestione e la competenza del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica passa alla Asl di Brindisi. E’ quanto ha stabilito una legge regionale votata nel maggio scorso e quanto viene attuato con una  delibera e il relativo Piano di attuazione firmate dal direttore generale dell’azienda sanitaria brindisina Maurizio De Nuccio attuando, di fatto, il dettato del dispositivo pugliese che dopo quasi 25 anni riassume la gestione della struttura sanitaria finora affidata alla Fondazione San Raffaele.

La “road map” stabilisce le competenze e le modalità di assistenza dei pazienti ricoverati e di quelli in lista d’attesa, nomina i responsabili dei servizi medico-clinici affidandole ai direttori dei presidi attualmente in servizio all’ospedale Perrino di Brindisi, indica inoltre la posizione dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori con partita Iva confermandoli nei ruoli salvo verifiche di adeguamento secondo quanto previsto nei contratti del pubblica amministrazione.

Nel Piano di attuazione dell’Asl si legge  che “in merito ai rapporti di lavoro attualmente in essere presso il Presidio Riabilitativo, intende procedere alla relativa contrattualizzazione mediante sottoscrizione di contratti di lavoro a tempo pieno ed indeterminato, previo espletamento delle procedure dettate dall’art. 4 comma 2 della L.R. n. 21/2024 e previa autorizzazione Regionale, che comporta l’aggiornamento immediato del PTFP 2022-2024.

Nelle more delle suddette procedure, al fine di garantire la doverosa continuità assistenziale, il personale a tempo indeterminato potrà essere confermato previa espletamento dell’attività istruttoria finalizzata alla verifica, in ogni caso, dei requisiti generali e specifici, previsti per l’accesso al rapporto di lavoro alle dipendenze di una P.A.

Resta inteso -precisa il documento ufficiale – che nella valutazione del personale, dovranno essere accertate, attraverso la sottoscrizione di apposito atto notorio, eventuali situazioni di incompatibilità. Tale disposizione vale anche per il personale a rapporto libero professionale.

Per i medici è possibile attingere ad un recente avviso pubblico di Dirigenti Medici della disciplina di medicina fisica e riabilitativa ovvero ad altre procedure consentite dalla normativa vigente.
Per gli altri profili si potrà attingere da graduatorie vigenti presso altre Aziende ed Enti del S.S.R, ovvero ad altre procedure consentite dalla normativa vigente indetti dall’ASL BR o da altre Aziende ed Enti del S.S.R.”.

Inoltre il Piano operativo allegato alla delibera chiarisce che “Tutti gli operatori in forza al San Raffaele risponderanno per gli aspetti sanitari al Responsabile Sanitario della struttura ospedaliera di riabilitazione, così come individuato, con nota prot. n. 67227 del 12/07/2024, dal Direttore Generale della Asl di Brindisi nella persona del dott. Giovanni De Stradis”.

E’ la risposta dell’Asl, su autorizzazione tecnica dopo valutazione legale, all’obbligo della legge regionale pugliese che indica nella perentorietà di 50 giorni il passaggio dal privato al pubblico della struttura sanitaria, atto che se non assunto avrebbe provocato proprio da lunedì 22 luglio un pericoloso stato di interregno, una situazione confusa  che avrebbe  danneggiato pazienti e lavoratori.

Ma su un profilo più politico sembra la risposta all’intenzione del governo centrale di impugnare la legge regionale lasciando così immutato lo status, condizione che avrebbe portato alla possibile continuazione dell’attuale gestore. Il caso non è comunque chiuso, da più parti si considerano eventuali ricorsi alla magistratura ordinaria o amministrativa, come del resto già annunciato dai consiglieri regionali Fabiano Amati e Luigi Caroli che, da fronti e idee opposte, in settimana porteranno carte e documenti all’attenzione della Procura di Brindisi.

In tutto questo colpisce, ma fino a un certo punto, il silenzio dell’amministrazione comunale di Ceglie Messapica e di gran parte delle forze politiche rappresentate nell’assise istituzionale. Chiariamo, un ente locale può fare ben poco in una partita giocata a più alti livelli istituzionali ma anche un ente locale ha il compito morale di far sentire la propria voce e quella di chi rappresenta. Se il duello è sull’asse Bari-Roma, i dipendenti per gran parte sono cegliesi e brindisini. Senza contare che diverse sensibilità avrebbero preteso rispetto e attenzione verso i pazienti e le loro famiglie, i soggetti sicuramente più fragili in una contesa che rischia di metterli in secondo piano.

Soddisfazione sull’esito della vicenda è stata espressa dal consigliere regionale Fabiano Amati, primo firmatario della legge regionale che prevede  il transito alla gestione pubblica del San Raffaele. “L’avvio dell’esercizio ASL di lunedì prossimo non è ormai solo frutto della legge regionale – verrebbe da dire che anche senza la legge l’esito non avrebbe potuto essere diverso – ma di una pluralità di violazioni e incongruenze già elencate e sanzionate dai regolamenti regionali vigenti” ha affermato.

Amati ha poi annunciato che “Nelle prossime ore organizzerò un incontro con tutti i lavoratori del San Raffaele, vero patrimonio di forza e di rinascita del Centro, ai quali va il mio ringraziamento”. Poi parole tenere verso un paziente della struttura e una dipendente del Centro di riabilitazione, vittima di un incidente stradale al termine di un turno di lavoro.

“Un pensiero di dolcezza a Mattia, il mio concittadino sfortunato che mi ha fatto conoscere da vicino la situazione del Centro, e a Gioia, l’infermiera oggi gravemente disabile a causa di un terribile incidente stradale: entrambi sono i rappresentanti di tutti i malati e delle loro famiglie, e di tutti i lavoratori.

Ringrazio i dirigenti regionali, più volte citati nei giorni scorsi, e i manager ASL Maurizio De Nuccio, Vincenzo Gigantelli e Loredana Carulli, per il lavoro fatto e soprattutto per il lavoro che ancora servirà.

Ringrazio il gruppo di lavoro ASL che si metterà alla prova in questa iniziativa e, in particolare, Giovanni De Stradis, dirigente Fisiatra, Augusto Rini, direttore UOC Neurologia P.O. Perrino, Stefania Bello, referente aziendale del Rischio Clinico, Gino Elia, per la continuità operativa, Sabrina Leonardi, dirigente Medico della DMPO Perrino, e Massimo Leone, Direttore 118. Tutti questi professionisti continueranno ad avvalersi, nelle more che si concludano le procedure di transito, del personale attualmente in servizio e contrattualizzato con la Fondazione San Raffaele. E, in questo senso, oltre che per le cose buone fatte negli scorsi 24 anni, anche – conclude Amati – alla Fondazione San Raffaele va il mio ringraziamento.”

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