21 Novembre 2024

Strade colabrodo e traffico caos: ma il Comune non vede

Ceglie Messapica, parcheggio selvaggio in via Aldo Moro
Parcheggio selvaggio in via Aldo Moro a Ceglie Messapica

Ancora polemiche sul mancato ripristino dell’asfalto dopo i lavori. Ma sotto accusa finiscono anche gli automobilisti e la Polizia locale. Che però multa tre ragazzini dietro a un pallone

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di Luca Dipresa

Il dosso e il ripristino parziale in via San Vito

Ma questo è un ripristino a regolare d’arte? La domanda di numerosissimi cittadini di Ceglie Messapica è rivolta all’amministrazione comunale e in modo particolare all’assessore Emanuela Gervasi, responsabile dei lavori pubblici. E dall’assessore si attendono ancora risposte visto che nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale ad una circostanziata interrogazione del consigliere Pasquale Santoro proprio su come avvengono i ripristini in seguito a lavori in sede stradale ebbe a dire che al contrario di quanto accade in altri comuni, a Ceglie il ripristino non riguarda solo lo scavo ma che addirittura l’intera carreggiata. La risposta lasciò interdetti e – come riportato nel servizio dell’Idea dello sorso 24 luglio – si rilevavano le contraddizioni con i reali interventi stradali, come si dimostrava in una foto che rivelava la situazione di Via Sant’Aurelia dopo degli savi eseguiti lungo la carreggiata.

Nei giorni scorsi la situazione del mancato ripristino a regola d’arte ha riguardato il dosso artificiale di Via San Vito, come la foto dimostra. A volte bisogna avere la misura delle cose che si affermano senza intravedere una sorte di lesa maestà ed è sempre opportuno che prima di fare certe affermazioni si sia documentati. Altrimenti c’è sempre la scappatoia rispondendo su determinate questioni: “consigliere prendo atto della sua segnalazione e mi riservo di controllare ed eventualmente intervenire”.

Traffico lungo la Circonvallazione nord-est: viabilità addirittura complicata dal semaforo

Ma i mancati lavori di ripristino non sono problemi isolati. Prendiamo spunto per ritornare su un argomento più volte segnalato e che diventa macroscopico in questo periodo estivo. La questione è quanto accade in prossimità dei semafori di Via Don Rocco Gallone e di Via Sant’Aurelia. Incroci semaforizzati dove si registrano lunghissime code quando il semaforo segna il verde in entrami i sensi di marcia. Quando ciò accade e c’è chi deve svoltare per andare verso le strade per  Cisternino, Ostuni o proseguire in direzione ospedale proprio per la carreggiata stretta si formano lunghissime code prima di liberare la sede stradale, ovvero svoltare. Eppure, a detta anche dei tecnici del settore, che basterebbe solo alternare il verde: ad esempio, prima per chi proviene da Via Martina e quindi con la possibilità di svoltare senza creare code, e poi per chi proviene da Largo Amendola. Sicuramente verrebbero eliminate le lunghe code ed attendere prima di transitare che il semaforo passi al verde.

Una domanda si impone, classica e generale: ma i vigili o qualche amministratore non si sono mai accorti del problema? Sembrerebbe proprio di no. Eppure la polizia locale dimostra attenzione quando si tratta di disciplinare e multare tre ragazzi che si erano introdotti nel campetto di calcetto di Via Beato Angelico per tirare qualche calcio al pallone. Premesso che questa è comunque una violazione, non possiamo non stigmatizzare il comportamento dei tutori dell’ordine che avrebbero potuto redarguire i tre studenti, responsabili solo di voler tirare qualche calcio al pallone e non di ritenerli quasi delinquenti seriali elevando loro una multa di 150 euro. Quante volete, noi da ragazzi, siamo andati a scavalcare il muretto del campetto dei Passionisti perché tirare due calci ad un pallone e socializzare come si faceva un tempo.

Stessa solerzia piacerebbe vedere nel resto della città dove non si può sottacere il disordine che c’è nel traffico cittadino. Ci sono punti in cui le norme e la segnaletica sono un optional come dimostra ad esempio la foto che riporta quando accade spesso nell’incrocio di Viale Aldo Moro e Via Putignano. Un luogo centralissimo e dove episodi del genere sono all’ordine del giorno.  Ma non è questo l’unico punto della città.  

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