Ceglie Messapica, la chiesa di San Joannis de Hospitali. Un cold case storico-architettonico medievale: e se fosse stata la chiesa dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, poi divenuti di Malta?
La condivisione e l’interpolazione di informazioni fornite da alcuni concittadini, ha consentito di delineare un articolato quadro “indiziario” circa le funzioni di una antica chiesa ubicata in via dell’Ospedale Vecchio a Ceglie Messapica, di cui sono ora visibili i resti costituiti dall’abside un’arcata in stile romanico-gotico che sovrastava l’accesso dell’altare, nonché l’accesso esterno a quella che potrebbe essere la cripta.
Si tratta di un vero e proprio “giallo” in quanto di tale chiesa, la cui memoria è stata tramandata in maniera frammentaria in alcuni documenti con il nome di San Joannis de Hospitali, potrebbe aprire uno nuovo ed interessante scenario sulla Ceglie medievale.
Nel 1261, a Valencia, è stata edificata una chiesa intitolata a San Juan del Hospital, sede del Priorato dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (detti anche Ospedalieri ed oggi noti come Cavalieri di Malta), con annesso ospedale. La chiesa spagnola presenta una navata unica sostenuta da archi ogivali. L’identità del nome e le assonanze architettoniche possono essere significative della presenza anche a Ceglie di una struttura gestita dall’Ordine Cavalleresco degli Ospedalieri destinata a fornire assistenza ai pellegrini che si imbarcavano da Brindisi con destinazione la Terrasanta
Tale Ordine è stato fondato in Terrasanta all’incirca nel 1050 per dare assistenza ai pellegrini gestendo un struttura ubicata nei pressi di una chiesa intitolata a San Giovanni Battista, divenendo il primo Ordine religioso-militare, seguito, dopo pochi anni, con gli stessi compiti, dai quelli Templare e Teutonico.
Dopo i successi crociati, con la perdita dei territori in Terrasanta, la sede dell’Ordine è stata spostata a Cipro (1291), quindi a Rodi (1309) ed infine a Malta (1530).
Gradualmente l’Ordine degli Ospedalieri ha consolidato la propria presenza anche in Europa costituendo altre strutture sempre finalizzate a dare assistenza a chi effettuava il pellegrinaggio per i Luoghi Santi; questo fenomeno ha visto particolarmente interessata la Puglia che aveva Brindisi, Otranto e Taranto come porti di imbarco per il Medio-Oriente.
Vi è da dire che Ceglie, per ora, non compare in nessun documento in cui sono riportati i siti pugliesi dell’Ordine, ma oltre alla chiesa di san Giovanni, vi sono altri elementi indiziari, ancora da sviluppare, che indicano la Chiesa di Santa Maria Annunziata come interessata ad una commenda dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme.
Il 27 dicembre 1534, su iniziativa di donna Aurelia Sanseverino e del padre Giovanni, viene fondato a Ceglie il Monastero di San Giovanni Evangelista dell’Ospedale dell’Ordine dei Predicatori. Il Convento è realizzato …”nel luogo che oggi si dice il convento vecchio dove è …(…) … lo spedale”. Con atto del 6 aprile 1537, Donna Aurelia dona a fra Ambrosio de’ Parisius quale vicario del neo-costituito convento, due cappelle, una intitolata alla Natività della Madonna (se ne sconosce l’attuale ubicazione), e l’altra di San Giovanni Evangelista detta de Lo Spedale, con annessa masseria di San Giovanni ubicata sulla via per Martina “per sostentamento dei frati”, con l’onere di una messa alla settimana a suffragio della sua anima.
La masseria di San Giovanni è ancora esistente; seppur molto rimaneggiata presenta ancora una struttura con una croce che richiama quella a otto punte dei Cavalieri Ospedalieri.
Pochi anni dopo il loro insediamento a Ceglie, i padri Domenicani ritenendo “scomodo” il convento loro destinato, ritennero di completare una vicina struttura conventuale, già in fase di realizzazione destinata ad accogliere delle monache. Questo nuovo convento fu occupato dai Domenicani nel 1682. Il convento “vecchio” fu ceduto all’Università e al Capitolo di Ceglie con l’esclusiva destinazione di “Spedale dei Poveri” …”stante che l’Università e i capitolari non volevano che si facesse questo nuovo convento e con questa cessione di contentarono”.
Una volta occupato il nuovo convento (quello già sede del comune), constatato che “vi era una chiesta molto piccola” i domenicani decisero di costruirne un’altra con 6 altari, chiesa che è quella tuttora esistente.
La vecchia chiesa di San Giovanni non si sa né quando è stata edificata e tanto meno quando è stata parzialmente abbattuta.
L’abside è stata inglobata in strutture per uso civile di proprietà comunale; è ben visibile sul lato esterno un’apertura, ora murata, che sembra fosse destinata a dare accesso alla cripta sottostante l’abside.
Si ricorda che secondo la consuetudine già di allora, i morti venivano inumati nelle cripte delle chiese.
Qualche hanno fa, nel corso dei lavori che hanno interessato il piano stradale antistante, è stata rilevata la presenza di una serie di grossi conci lapidei allineati che si può pensare che costituissero le fondamenta della chiesa.
Purtroppo, come è prassi consolidata a Ceglie, queste strutture, sono state subite “tombate” senza che risulti, almeno da fonti aperte, che sia stata fatta un seppur minima indagine su di esse.
Naturalmente ogni contributo conoscitivo alla suggestiva ipotesi prospettata è ben accolto.
Ceglie Messapica 29 maggio 2024
Ne “L’atlante Geografico del Regno di Napoli, delineato per Ordine di Ferdinando IV re delle due Sicilie” disegnato da Giovanni Rizzi Antonio Zannoni (1808); precisamente nella tavola n.22 vi è riportata affianco all’abitato di Ceglie la Croce patente dell’ordine Gerosolomitano; indipendentemente dall’edificio religioso al quale si facesse riferimento (è molto vaga la posizione della croce) ciò attesta che almeno fino al 1808 vi fosse la presenza di tale ordine.