Amara sorpresa al rientro dalle vacanze di Natale: gli scolari dell’istituto Elementare di via Machiavelli costretti a compiere slalom sul marciapiede sporco di deiezioni canine
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di Damiano Leo
Disagio, ancora una volta, per i ragazzi della centralissima scuola elementare di via Niccolò Machiavelli a Ceglie Messapica, al rientro dopo le vacanze natalizie.
Lungo tutto il marciapiedi che costeggia il lato sinistro dell’edificio pubblico si sono imbattuti, insieme ai loro genitori che li accompagnavano, qua e là, in un tappeto disseminato da deiezioni di cani. Cani che, probabilmente, non erano solo randagi. A me è capitato spesso e volentieri, avendo nei pressi la casa un mio fratello che vive oltre Oceano, di incontrare gente che là si intratteneva con un quadrupede al guinzaglio.
Oltre alle fastidiosissime escrementi quel tratto di strada è invaso da erbacce, immancabilmente sfuggite ai taglia erbe della pubblica Amministrazione.
Noi adulti non diamo certo un buon esempio ai nostri figli che ogni giorno devono attraversare quel tratto di strada. Eppure dovremmo sapere che abbandonare le deiezioni dei nostri cani sul suolo pubblico è scorretto non solo da un punto di vista igienico ma è anche un obbligo di legge per tutti i proprietari di cani.
Nella nostra città, passeggiando insieme ai nostri amici a quattro zampe, capita sempre più a tanti, e più spesso, di trovare sui marciapiedi o sui prati feci di cane solide non raccolte. Eppure in Italia la raccolta delle deiezioni è regolata da un obbligo di legge sancito da un’apposita Ordinanza Ministeriale. In Italia, ma forse la città di Ceglie Messapica, comincia a non farne più parte? Ai nostri Amministratori “l’ardua sentenza”.