Già in fermento per le prossime elezioni amministrative di Ceglie che potrebbero aversi nel maggio prossimo. Determinanti le liti in casa di Fratelli d’Italia: si cercano pure personalità esterne ai partiti
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di Luca Dipresa
È bastata la diffusione della notizia che vorrebbe il ritorno alle urne per rinnovare il consiglio comunale di Ceglie Messapica a maggio prossimo e non in autunno che, come d’incanto, vengono fuori indiscrezioni di chi si dice ben informato. E non può essere altrimenti. Indiscrezioni che ovviamente riporteremo per dovere di cronaca e che restano tali prima di note, interventi ufficiali.
L’attenzione prevale al momento nel campo del centrodestra. Sul tavolo la frattura insanabile secondo i bene informati tra Luigi Caroli, consigliere regionale e segretario provinciale di Fratelli d’Italia e l’attuale sindaco Angelo Palmisano anch’egli del partito meloniano. Che accadrà a maggio? Che Palmisano sia il candidato di tutto il centrodestra, ovvero di FdI, Forza Italia e Lega, ad oggi appare del tutto improbabile. Non solo perché Luigi Caroli ha in diverse circostanze puntato il dito contro l’amministrazione rea di non aver mantenuto fede al programma ma anche perché, sia Forza Italia che Lega attualmente all’opposizione, hanno dichiarato senza alcuna smentita anche dagli organi superiori che loro si accorderanno con FdI solo se non ci sarà Palmisano e, quindi, con Caroli. Come si può immaginare una situazione difficile da dipanare, magari con una stretta di mano tra i due. Quindi?
Ecco allora le indiscrezioni di chi si dice ben informato. Vediamo di che si tratterebbe. Secondo alcuni in questi ultimi mesi si è visto una frequentazione non isolata nel palazzo di città dell’on. Nicola Ciraci che, è noto, non ha buoni rapporti con Caroli. Ed è qui che le indiscrezioni si farebbero interessanti. Si vocifera che il sindaco Palmisano intuendo che per lui la riconferma con Fratelli d’Italia non è scontata ed intenzionato a ripresentarsi, potrebbe proporre delle liste civiche magari strizzando l’occhio all’altra sponda. Per la verità la cosa appare piuttosto fantasiosa ma la riportiamo così come raccolta.
Secondo altre fotni, invece, Palmisano si farebbe forte del suo rapporto con il segretario regionale e sottosegretario alla sanità (attualmente al centro di una vicenda dopo lo scoop de Il Fatto Quotidiano), Marcello Gemmato per opporsi a Caroli. Ci sarà un braccio di ferro? Vedremo. E se non sarà l’attuale sindaco a rappresentare le forze di centrodestra? La palla passa, a questo punto proprio a Luigi Caroli che non ha mai nascosto la sua volontà di ridare slancio alla città, riprendendola da dove l’aveva lasciata cinque anni fa. Molti suoi sostenitori lo vorrebbero nuovamente candidato alla carica di sindaco. La cosa, però, appare assai improbabile per il suo impegno sia nel partito che in campo ragionale. Chi, allora, la persona che potrebbe capeggiare la coalizione.
Si parte dal fatto che i papabili o chi si proporrebbe non mancano. Si parla, ad esempio, di Giovanni Gianfreda, Giusy Resta, Antonello Laveneziana, Riccardo Manfredi, Giovanni Gianfreda. Un novero di papabili che avrebbero tutti la stessa possibilità. Ma come, se si rimane a questi nomi, arrivare ad una scelta condivisa? Il punto di domanda ci sta tutta. La cosa fondamentale, stando a chi è vicino a Caroli, che la persona che deve guidare la coalizione deve avere un’altissima percentuale di empatia oltre alle competenze e disponibilità.
Per la verità ci sarebbero anche altri nomi che vengono sussurrati. Si parlerebbe, ad esempio, andando fuori dal confine partitico, del generale in pensione Domenico Strada, del dottor Donato Carlucci, dell’avvocatessa Anna Maria Bellanova. Ovviamente nomi lanciati e forse anche all’insaputa degli stessi. Ma sono voci, indiscrezioni che non saranno le sole da qui a maggio. Anzi, c’è chi tifa per uno slittamento in autunno, come auspicherebbe la Lega di Salvini.
Nei prossimi giorni l’attenzione si soffermerà sul fronte del centrosinistra e del cantiere aperto.