La consigliera di opposizione ha inviato un esposto al prefetto di Brindisi e alla direzione generale dell’Asl. Sotto accusa il progetto nursery nei locali del municipio di Ceglie Messapica: “Si compie pure un abuso edilizio”
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Un esposto al Prefetto di Brindisi, alla Direzione Generale Asl e agli organi comunali preposti, per verificare le regolarità dell’operato dell’amministrazione Comunale, circa la realizzazione dell’asilo nido nel Municipio, utilizzando una parte dell’immobile è stato presentato dalla consigliera comunale Isabella Vitale, del movimento civico, Radici di Impegno.
Secondo l’esponente di opposizione del consiglio comunale di Ceglie Messapica “per il progetto è stato candidata una parte della casa comunale che, contrariamente a quanto dichiarato nella redazione del progetto, non è assolutamente non utilizzata, non è vuota, ed anzi oltre ad essere occupata dal personale amministrativo, è molto utilizzata atteso che al piano terra vi era fino a venerdì 6 marzo 2025 l’Archivio dell’Ufficio Urbanistico”.
L’asilo nido, secondo il progetto, di dovrebbe sviluppare nell’ala destra del palazzo comunale per una dimensione di circa 7 metri di larghezza e 36 metri di lunghezza ed avrà accesso sia dall’ampio atrio comune ( hall pubblico) sia direttamente dall’esterno a questi ambienti coperti si aggiungono le aree esterne di esclusivo utilizzo dell’asilo.

“Ci chiediamo – i dubbi della Vitale – quali saranno le aree esterne che si intendono utilizzare. Le terrazze non al piano che danno sull’autoparco degli automezzi comunali?”. Nell’esposto inoltre si contesta fortemente che: “Alcuni ambienti posti al piano terra, attualmente poco utilizzati verranno riconvertiti per ospitare appunto gli spazi necessari dell’asilo nido”.
L’utilizzo di quella porzione dell’immobile metterà veramente a rischio tutta l’attività e operatività amministrativa. Il tutto in totale assenza di rispetto e riconoscimento a quella parte di dipendenti che hanno in quegli spazi i loro uffici, le loro scrivanie, la loro vita lavorativa” avverte Isabella Vitale.
Questo asilo nido quindi, aggiunge ancora la consigliera, “nasce con una parte che è un abuso edilizio”. “A tali gravissime circostanze si aggiunge che al piano terra dove dovrebbe sorgere l’asilo comunale è ubicato l’Archivio dell’ufficio urbanistico. Nei giorni scorsi, e precisamente venerdì 6 marzo 2025, una ditta esterna incaricata con determina n. 90 del 19.02.2025 che fra l’altro prevede un servizio di movimentazione merci ha iniziato a spostare gli armadi e il contenuto degli stessi (cioè l’archivio) dal piano terra e ad uno scantinato, sempre nella sede comunale”.
Scantinato che la Consigliera Vitale ha visionato in occasione della altra denuncia sulla situazione dell’archivio storico comunale, è pieno di umidità, è sporco e non ha sicuramente gli spazi idonei per conservare una documentazione così importante, che non è mai stata digitalizzata, e che quindi esiste solo in cartaceo. “Quel luogo non ha sicuramente neanche i criteri minimi di sicurezza che devono essere garantiti ai dipendenti comunali dell’ufficio tecnico che ovviamente giornalmente dovranno scendere per consultare quei fascicoli. La conservazione di quell’archivio, con quelle modalità è sicuramente una conservazione che non rispetta i termini di sicurezza, non essendoci neanche un impianto antincendio, ma non garantisce la buona amministrazione, l’organizzazione, la trasparenza e quant’altro deve sovrintendere a una buona attività amministrativa”.
In ragione di queste argomentazioni si è chiesto l’intervento del Prefetto, dell’Asl per verificare se il luogo dove è stato in parte già trasferito l’archivio sia idoneo a garantire la sicurezza ai dipendenti pubblici e se sono rispettate le norme antincendio.