di Isabella VITALE
Ho atteso qualche giorno prima di buttare giù alcune riflessioni in merito a quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Comunale. In prima battuta ho ascoltato l’Assessora Gervasi che con enfasi da neomamma ha annunciato che il Comune di Ceglie Messapica ha partecipato ad una bando “ Asilo nido in Comune” e probabilmente ottenuto 660.000 euro per l’apertura appunto di un asilo nido comunale presso la sede del Municipio, dove sarà ubicato l’asilo nido di “elite” per 30 bambini. L’Assessora ha parlato di una rifunzionalizzazione di un’ala del Comune. Mi chiedo come sia possibile pensare di ubicare in un immobile cosi “brutto” un asilo nido!!!
Questa notizia che potrebbe anche rendermi felice, deve fare i conti con quanto accaduto nel penultimo Consiglio Comunale (29.04.2024) , infatti lo stesso Ente comunale ha deciso di cedere l’asilo nido comunale, quello già esistente in via Bellanova (altro ecomostro), perchè troppo costoso per l’Ente e decisamente più conveniente darlo in gestione.
Le due decisioni quindi sono contrastanti. Inoltre non si comprende davvero il motivo di questo progetto, atteso lo stato degli immobili scolastici a Ceglie Messapica e la necessità di intervenite seriamente sugli immobili già esistenti.
E forse sarebbe auspicabile individuare un terreno e farla nuova una scuola, così da iniziare a rispettare i canoni urbanistici in materia di edilizia scolastica che a Ceglie Messapica vede buttare dalla finestra ogni anno fiumi di denaro, e le povere bambine e bambini sono costretti a frequentare luoghi bruttissimi.
Nello stesso Consiglio Comunale il Sindaco “trionfante” dava lettura delle “promozioni” ai consiglieri comunali, giustamente per tutto il Consiglio si è utilizzato un linguaggio da stadio e così si è continuato.
Il Sindaco ha dato lettura delle deleghe da conferire ai Consiglieri Comunali, identiche a quelle degli Assessori, praticamente un duplicato.
Ovviamente attendevo un decreto di nomina che ad oggi non è arrivato, anche per capire effettivamente di cosa stiamo parlando.
Se pur comprendo la motivazione politica che ha spinto il Sindaco a dare le deleghe, non riesco a trovare il supporto amministrativo a tale procedura. Ho letto attentamente lo Statuto ed il Regolamento e non ho rinvenuto l’istituto della “delega”
L’art. 32 dello Statuto recita espressamente:
“1. Ai Consiglieri comunali, disposti ad accettare, possono essere conferiti dal Consiglio comunale su proposta del Sindaco incarichi speciali limitati nel tempo e nell’oggetto con il compito di approfondire e riferire al Consiglio in ordine alle problematiche relative all’incarico ricevuto ed eventualmente di proporre al Consiglio medesimo atti deliberativi nell’ambito delle competenze consiliari fissate dall’Articolo32 della legge 142/90.
2. I suddetti incarichi sono privi di oneri finanziari a carico del Comune.”
Si parla di deleghe che il Sindaco può dare solo nell’art. 45 lett. k.:
“nei casi previsti espressamente dalla legge ha potere di delega, delle sue competenze ed attribuzioni, agli assessori, tra cui il Vice sindaco.”
Nel Regolamento comunale è indicata la stessa cosa.
Le deleghe invece conferite in Consiglio Comunale sono semplicemente un ridondante, inutile e finanche illegittimo conferimento di incarichi al fine di “omaggiare” i Consiglieri e le Consigliere che devono affiancare gli Assessori ed il Sindaco, ma di fatto non esiste questa facoltà del Sindaco, almeno nei termini in cui è stato espresso nel Consiglio Comunale.
Infatti il Consigliere o la Consigliera comunale, quanto quello di maggioranza quanto quello di opposizione, ha l’onore e l’onere di controllare e sorvegliare l’attività del Sindaco e degli Assessori; nel mentre queste deleghe così come esposte, rappresentano una inammissibile confusione in capo al medesimo soggetto del ruolo di controllore e controllato, intravedendo finanche per qualche incarico seri motivi di conflitto di interesse.
Devo purtroppo quindi ancora una volta sottolineare la totale mancanza del rispetto delle regole amministrative.
(consigliera comunale di Radici d’Impegno)