Riemerge una triste pagina di storia: l’affondamento della nave “Oria” naufragata nel mare Egeo il 12 febbraio 1944. Morirono quasi 4mila militari italiani che i tedeschi stavano deportando nei lager in Germania, fra loro i cegliesi ora ricordati
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di Domenico Strada
Nell’ambito del ciclo di incontri 2024 organizzati dal presidente Unitre di Ceglie Messapica, dr. Piero Maggiore, è stato affrontato il doloroso tema dei militari cegliesi (circa 150) deportati nei lager nazisti dopo la proditoria cattura avvenuta nei giorni immediatamente successivi all’armistizio con gli Alleati proclamato l’8 settembre 1943, e, nel contempo, sono state illustrate le modalità per richiedere, da parte dei parenti, la Medaglia d’Onore introdotta dallo Stato Italiano nel 2006 come ricompensa morale per aver accettato le inumane condizioni di internamento rifiutando di rientrare in Italia nelle file della Rsi collaborazionista.
In tale contesto è emersa una vicenda dimenticata fino a pochi anni orsono: il naufragio del piroscafo Oria avvenuto nell’Egeo il 12 febbraio 1944 che determinò la morte orribile di circa 4.000 soldati italiani catturati a Rodi dai nazisti e destinati via Atene ai lager in Germania. Fra questi militari vi erano 4 nostri concittadini che qui ricordiamo ed onoriamo:
Aresta Giuseppe del 1913, soldato del 35^ Reggimento artiglieria;
Elia Cosimo Antonio del 1912, sottotenente;
Laricchia Giovanni del 1912, caporal maggiore del 35^ rgt artiglieria;
Vitale Michele del 1919, soldato del 50^ rgt fanteria.
Si tratta della piu’ grave tragedia avvenuta nel mar Mediterraneo. Il piroscafo Oria partito dell’isola di Rodi l’11 febbraio 1944 diretto al porto del Pireo, naugrafò il giorno successivo al largo dell’isola di Patroclo e della costa attica. Ci furono pochissimi superstiti e solo 250 corpi furono recuperati. Il 9 febbraio 2014, sulla costa prospicente il punto del naufragio, è stato inaugurato un monumento con una lapide che, sotto le bandiere greca e italiana, ricorda: “In questo specchio di mar Egeo dove spunta l’isola di Patroclo riposano oltre 4000 militari italiani periti il 12.2.1944 nel naufragio del piroscafo Oria che li deportava verso i lager nazisti”.