Pubblicato l’ultimo libro dell’avvocato e saggista di Ceglie, “Apologie magistrali”. Da Caino, ad Apollo fino a Socrate: come la difesa e la lettura dei classici greci e latini possono essere contestualizzate ai tempi d’oggi
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La parola come prodigio universale, capace di dare forma all’essenza del pensiero. “Apologie magistrali – Elogio della parola” è l’ultimo libro di Augusto Conte, avvocato e saggista di Ceglie Messapica, edito dalla casa editrice “Grifo” di Lecce.
“L’autore guida il lettore attraverso le grandi apologie della storia, da Eschilo a Platone, da Cicerone a Tacito, dimostrando come la retorica non sia solo un’arte del dire, ma uno strumento per comprendere il presente alla luce del passato. Il volume presenta una selezione di celebri difese, tra cui l’Apologia di Socrate, le Filippiche di Demostene, la Pro Milone di Cicerone e la riscrittura di Camilleri dell’Apologia di Caino” si legge nella recensione dedicata al volume da “Avvocati.Today”, periodico di informazione politica e cultura forense presente online.
La antologia propone la apologia di Caino, riscritta da Camilleri; quella di Apollo in difesa di Oreste, di Eschilo; le logografie di Lisia, contro Eratostene e in difesa di Eufileto; la apologia di Emone in difesa di Antigone, di Sofocle; la apologia di Socrate riprodotta da Platone; le “filippiche” di Demostene contro Filippo II e Eschilo; la apologia in difesa di Milone, di Marco Tullio Cicerone; la difesa dinanzi al Senato di Caio Giulio Cesare; la difesa di Publio Orazio in favore del figlio Orazio di Tito Livio; le apologie di Ulisse e Aiace Telamonio di Publio Ovidio Nasone; le apologie di Calcago e di Giulio Agricola, di Publio Cornelio Tacito; la autodifesa di se’ stesso e di Lucio, di Lucio Apuleio.
L’”esegesi” dell’autore: “Le apologie greche e latine interpretano il nostro tempo”
“Il mio nuovo libro – afferma Augusto Conte – esalta la parola, prodigio universale che trasforma la vita infondendole umanità, svelando i misteri e l’essenza del pensiero che diviene logos, verbo, manifestazione della mente.
La parola esprime la sua magia nelle apologie, laddove diventa difesa, mediante il ragionamento discorsivo nel campo del diritto, persuasione, nella competizione politica, convinzione, nella esaltazione del coraggio, appagamento, nelle orazioni celebrative, ispirandosi all’arte creativa della retorica in una dimensione intuitiva e dialettica.
Le letture delle apologie classiche, greche e latine, consentono di attualizzare e contestualizzare i fatti e gli avvenimenti, interpretando il nostro tempo, per approfondire e coltivare un pensiero profondo” la raccomandazione dell’autore.