Un intervento di Angelo Leo, sindacalista della Cgil ed esponente di Rifondazione Comunista, in vista dei referendum di giugno. “Una vittoria dei Si sveglierebbe la coscienza del popolo, ribaltando l’incoscienza delle classi dirigenti”
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di Angelo Leo
Innanzitutto un omaggio a Papa Francesco.
L’Uomo più odiato al mondo dai criminali guerrafondai. L’Uomo più lungimirante del nuovo secolo. Tanto lungimirante che spronava la Cgil, a ribellarsi per davvero. Dando voce, a tutti quelli ai quali viene tappata la bocca. La promozione dei 5 referendum sui diritti dei lavoratori, delle fasce più deboli della società ed in particolare dei migranti respinti in tutto il mondo in generale ed in particolare dal civile democratico mondo occidentale. Papa Francesco, Penso abbia sofferto in tutti questi anni più per queste cattiverie contro I nostri simili, che per la polmonite che ha arrestato il suo cuore.

Andare a votare SI ai Referendum, non è solo un esercizio di diritto democratico, per un paese ridotto a brandelli nel secolo scorso dal fascismo, per poi essere riscattato col sangue dalla lotta Partigiana a fianco della grande alleanza democratica di Usa, Urss e GB.
Purtroppo oggi viviamo una epoca dove il genocidio, diventa normale amministrazione, come avviene ogni giorno con il popolo palestinese a Gaza, da parte di un governo comandato da un criminale pregiudicato come Netanyahu.
Con i capi di stato americani ed europei (compresa l’Italia) che riforniscono di armi i genocidi. Ma cosa più grave, parlano apertamente di terza guerra mondiale con l’uso delle armi nucleari, nella guerra in Ucraina, tra la Nato e la Russia. Siamo ormai alla follia totale, ed oggi senza più un Papa sinceramente pacifista. Siamo ormai alla follia totale, ed oggi senza più un Papa sinceramente pacifista.
Ogni sincero democratico, ogni persona preoccupata per le sorti dei propri figli e nipoti deve opporsi a questa follia del riarmo e della guerra.
“Un vittoria dei Si ai referendum”, per i diritti sociali e di cittadinanza, sveglierebbero la coscienza del popolo, ribaltando l’incoscienza delle classi dirigenti.
Angelo Leo (Rifondazione Comunista)
Urne aperte l’8 e 9 giugno per i 5 quesiti
Domenica 8 e lunedì 9 giugno prossimi gli elettori italiani saranno chiamati a partecipare ai referendum popolari abrogativi su 5 quesiti in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza. I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno dalle ore 7 alle ore 15.
I quesiti referendari sono:
- «Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»
- «Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»
- «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi»
- «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione»
- «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».