L’Asl di Brindisi ha autorizzato il bando per la riapertura di due caffetterie: una all’interno della vecchia struttura di Ceglie Messapica e l’altra nel Centro di riabilitazione. Ma ora si spera nel ripristino di altre e urgenti attività sanitarie
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Se il rilancio di una struttura sanitaria si vede dal caffè, allora siamo sulla buona strada perché l’ospedale di Ceglie Messapica non riavrà sicuramente un Pronto soccorso ma il bar sì. Lo ha deciso l’Asl, evidentemente dopo le sollecitazioni avanzate dall’amministrazione comunale che a inizio marzo (clicca qui per l’articolo d’archivio) si è incontrata con la direzione generale dell’Asl per discutere le prospettive dell’ex ospedale, un immobile elefantiaco da quando è stato privato dei reparti.
Il bar e annessa caffetteria, chiusi cinque anni fa sulle misure anti-Covid, ritorneranno in esercizio. E proprio per vedere il bicchiere mezzo pieno i dirigenti sanitari dell’Asl hanno deciso addirittura di raddoppiare: il servizio per “dipendenti e utenti” (termini utilizzati in delibera, un tempo gli “utenti” li avrebbero chiamati “pazienti”) non si avrà solo nell’ex ospedale ma anche presso il Centro di riabilitazione ex San Raffaele. Nella delibera n. 0000752 del 18 marzo 2025 si fa esplicito riferimento ai due lotti in quanto Ceglie ha due strutture sanitarie pubbliche: l’ex ospedale, per la burocrazia Presidio Territoriale di Assistenza, e il Centro Regionale Pubblico di Riabilitazione Ospedaliera.